Da diverse settimane mi ritrovo a sperimentare la stessa, sgradevole, sensazione di doppiezza dei mercati. In superficie le cose sembrano andare bene: dai minimi di Marzo, S&P500 ha recuperato oltre il 40% con un portentoso quanto inusuale rimbalzo a “V”, la struttura dei mercati al close di Venerdì non desta preoccupazioni, un nuovo Spike Bounce signal potrebbe realizzarsi già il prossimo Lunedì. (click per ingrandire) Per tutta la scorsa settimana, l’S&P500 si è mantenuto sopra la +1-ATR. Allo stesso modo, tutte le brevi correzioni occorse dal bottom di Marzo, si sono fermate sulla -1 ATR (frecce verdi). Entrambe le dinamiche si osservano in mercati solidamente rialzisti. La Value Zone infatti,…
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Un Ponte di Vetro
La brutta strega annunciata tre settimane fa ha lanciato il suo incantesimo innescando una doverosa correzione. Studiare i mercati degli ultimi mesi con un approccio bottom-up, quello solito in cui in presenza di un setup qualsiasi (ad esempio il classico incrocio di medie mobili) si decide di entrare long o short, è rischioso. In situazioni dinamiche e con la volatilità dietro l’angolo, i mercati vanno studiati con un approccio top-down: ovvero si valuta il macroscopico attraverso i breadth indicators allo scopo di verificare quanto il terreno sia affidabile. Visti dall’alto, i mercati sono abbastanza prevedibili: i grossi indici, la volatilità, l’indice NH-NL, il Fear-Greed Index, l’RSI di Konner e molti…
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Volatilità Poco Coerente
La price action su S&P500 index è di quelle terribili, che non lasciano dubbi: short. Ma indicatori, oscillatori e breadth indicators sono fatti apposta per cercare di intendere cosa si muove sott’acqua: se il prezzo è la superficie, gli indicatori sono le correnti sottomarine: non si vedono ma la loro direzione infuenzerà anche ciò che sta sopra. Il settimanale dell’indice SPX, a sinistra, mostra che il prezzo è arrivato a contatto con due aree di supporto: a 2752 incrocia il supporto dinamico di -1ATR, mentre a 2722 il supporto statico fornito dal 38.2% di ritracciamento Fibonacci, calcolato dai minimi di Natale. Il giornaliero, a destra, segnala invece una importante divergenza…
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Volatilità e %ATR
L’AVERAGE TRUE RANGE PERCENT (%ATR) è il normale Average True Range (ATR) calcolato però come percentuale del prezzo di chiusura di una barra e viene usato per misurare la volatilità, in formula: %ATR = (Average True Range / Close)*100 Tutte le correzioni e Bear Market degli ultimi 20 anni hanno mostrato caratteristiche sovrapponibili quando confrontate con il %ATR: il termine di una correzione o Bear Market è sempre stato annunciato da una divergenza tra il prezzo e il %ATR. SPX daily, 2008-2015 In figura è mostrato il periodo 2008-2015 dove si sono succeduti il Bear Market 2008-2009 oltre ad altre due correzioni nel 2010 e nel 2011. Alle lettere A,…