Il NASDAQ ed in particolare i FAMANG sono stati il propellente del recupero di oltre il 56% dal bottom di Marzo. La benzina però è finita, almeno in questo settore, e l’avvisaglia era già stata annunciata qui. L’analisi comparativa di NASDAQ e S&P500 rende chiaro il concetto (click per ingrandire). Il Nasdaq è l’unico indice USA ad aver doppiato i massimi di Febbraio (pre-pandemia) ma così facendo ha disegnato una divergenza ATR sul settimanale (il prezzo è superiore a Febbraio ma il canale ATR è inferiore) con la quale dovrà, o sta già facendo, i conti. L’analogia con la bolla del 2000 non mi sembra corretta: allora, bastava aprire un…
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Analogie sul Nasdaq
Il ritorno al lockdown della California sarebbe alla base del grosso reversal di ieri che ha trasformato una bella giornata di sole in tempesta. Altri aggiungono che il sentiment per le disperate condizioni economiche ha cominciato ad intaccare anche i FAMANG (Facebook, Amazon, Microsoft, Apple, Netflix, Google) che hanno finora portato avanti da soli il rialzo. (click per ingrandire) Il NASDAQ è certamente stato l’indice trainante il rimbalzo dai minimi di Marzo, il protagonista del Bear Market pandemico, ed è sullo stesso indice che si stanno accumulando dei brutti segnali, ai quali aggiungiamo il deja-vu illustrato qui sopra. Ieri, l’indice ha fatto nuovi massimi storici, rialzandosi per oltre il 2%…
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Allegria e Tristezza
Alla fine l’hanno avuta vinta ancora i tori: lo scorso lunedi si è concretizzato un nuovo Spike Bounce signal di media forza che ha già superato, come spesso avviene, i suoi livelli di target minimi, ovvero da 40 a 60 punti di indice. (click per ingrandire) Lo Spike Bounce signal si manifesta quando l’indice NH-NL mensile (ultimo in basso a destra) passa da qualsiasi valore negativo e inferiore a -500 ad un valore più grande di questo. Nell’inserto a sinistra, lo Spike Bounce era passato in standby il 22 Giugno con un nuovo segnale di media forza il 29 giugno. Fossero state presenti delle divergenze sul prezzo il segnale sarebbe…