Il mercato è spesso ingannevole e attrae i trader con il canto irresistibile delle sirene di Ulisse. Ma il nostro compito è interpretare correttamente i grafici, con le orecchie ben tese ad accogliere i primi scricchiolii ma sorde alle tentazioni. Due settimane fa segnalavo la risonanza di una serie di indicatori di sentiment che avevano dato quasi simultaneamente segnali rialzisti: il primo allarme. La scorsa settimana evidenziavo come l’inerzia del prezzo fosse in graduale aumento e il mercato stesse conseguentemente perdendo forza: il secondo allarme. Questa settimana i segnali si sono fatti ancora più evidenti, intaccando la struttura del prezzo che dopo il massimo storico di Mercoledì è sceso rompendo…
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Qualcuno Mente
Le notizie che vengono date sul Covid tendono ad essere almeno parzialmente rassicuranti: niente più mascherine, tutti al mare, qualcuno si è anche spinto a dire che il virus è morto, incurante che regioni più grandi del nord Italia (California, Melbourne) sono tornate in lockdown. Allo stesso modo, i mercati sembra facciano di tutto per rassicurare. Mr. Bull continua nel suo show. Il mantra è quello delle ultime settimane: attenzione, massima attenzione: la superficie e la profondità del mercato raccontano due storie completamente diverse e solo una delle due è la verità. Nell’immediato non appare alcun problema, anzi: personalmente sono propenso a ritenere che S&P500 arriverà nelle prossime settimane a…
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Pericolose Apparenze
Da diverse settimane mi ritrovo a sperimentare la stessa, sgradevole, sensazione di doppiezza dei mercati. In superficie le cose sembrano andare bene: dai minimi di Marzo, S&P500 ha recuperato oltre il 40% con un portentoso quanto inusuale rimbalzo a “V”, la struttura dei mercati al close di Venerdì non desta preoccupazioni, un nuovo Spike Bounce signal potrebbe realizzarsi già il prossimo Lunedì. (click per ingrandire) Per tutta la scorsa settimana, l’S&P500 si è mantenuto sopra la +1-ATR. Allo stesso modo, tutte le brevi correzioni occorse dal bottom di Marzo, si sono fermate sulla -1 ATR (frecce verdi). Entrambe le dinamiche si osservano in mercati solidamente rialzisti. La Value Zone infatti,…
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Allegria e Tristezza
Alla fine l’hanno avuta vinta ancora i tori: lo scorso lunedi si è concretizzato un nuovo Spike Bounce signal di media forza che ha già superato, come spesso avviene, i suoi livelli di target minimi, ovvero da 40 a 60 punti di indice. (click per ingrandire) Lo Spike Bounce signal si manifesta quando l’indice NH-NL mensile (ultimo in basso a destra) passa da qualsiasi valore negativo e inferiore a -500 ad un valore più grande di questo. Nell’inserto a sinistra, lo Spike Bounce era passato in standby il 22 Giugno con un nuovo segnale di media forza il 29 giugno. Fossero state presenti delle divergenze sul prezzo il segnale sarebbe…
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Un Ponte di Vetro
La brutta strega annunciata tre settimane fa ha lanciato il suo incantesimo innescando una doverosa correzione. Studiare i mercati degli ultimi mesi con un approccio bottom-up, quello solito in cui in presenza di un setup qualsiasi (ad esempio il classico incrocio di medie mobili) si decide di entrare long o short, è rischioso. In situazioni dinamiche e con la volatilità dietro l’angolo, i mercati vanno studiati con un approccio top-down: ovvero si valuta il macroscopico attraverso i breadth indicators allo scopo di verificare quanto il terreno sia affidabile. Visti dall’alto, i mercati sono abbastanza prevedibili: i grossi indici, la volatilità, l’indice NH-NL, il Fear-Greed Index, l’RSI di Konner e molti…
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Gone fishing
Leggere i mercati attraverso lenti che si è imparato nel tempo ad apprezzare è l’attività alla base del trading sicuro e profittevole. Ma anche l’esperienza di chi ci è passato prima di noi ha un suo peso. Una famosa frase di Jesse Livermore: “C’è un tempo per andare long, uno per andare short e uno per andare a pescare”. Ognuno scelga quale è il suo tempo. (click per ingrandire) L’indice New Low (NL), ovvero l’indice dei titoli che hanno fatto nuovi minimi nell’ultimo mese di borsa, è uno dei due semafori che sto tenendo d’occhio e che al momento danno rosso: non ti muovere. Nelle fasi ribassiste, l’offerta di titoli…
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Verso minimi tradabili
Quando si pensa di aver visto tutto, i mercati arrivano con nuove imprevedibilità. Quella di questa settimana è stata la correzione più veloce nella storia dell’S&P500 e ha superato per violenza la peggiore settimana del 2008. I mercati fanno vedere sempre cose nuove, i trader no: anche in questo caso, molti si sono fatti sorprendere con i pantaloni in mano, altri non hanno resistito alla tentazione di commentare la stoltezza dei primi, lasciando capire che loro invece avevano previsto tutto. La differenza tra i due gruppi è che i primi, quelli che hanno perso, erano indubbiamente a mercato, i secondi probabilmente ci vanno poco o nulla. Dopo i lauti guadagni…
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Eterno Pendolo
Quando la paura aumenta a livelli insostenibili, gli ultimi escono dal mercato cedendo i loro denari al migliore offerente. Comprare alto e vendere basso è l’esercizio che meglio riesce al neofita; comprare basso ciò che il neofita vuole vendere a tutti i costi è l’attività preferita dei professionisti. Nell’eterno pendolo dei mercati – su e giù – si avvicendano eserciti di perdenti e squadriglie organizzate di vincitori: tanti vendono quando c’è da stare fermi, pochi comprano quando c’è da entrare. I mercati non cambiano carattere all’improvviso, soprattutto quando si tratta di invertire un trend di lunga durata. Se dallo scorso Marzo, l’inerzia aveva gradualmente sostitutito la forza, adesso è ancora…
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Volatilità e %ATR
L’AVERAGE TRUE RANGE PERCENT (%ATR) è il normale Average True Range (ATR) calcolato però come percentuale del prezzo di chiusura di una barra e viene usato per misurare la volatilità, in formula: %ATR = (Average True Range / Close)*100 Tutte le correzioni e Bear Market degli ultimi 20 anni hanno mostrato caratteristiche sovrapponibili quando confrontate con il %ATR: il termine di una correzione o Bear Market è sempre stato annunciato da una divergenza tra il prezzo e il %ATR. SPX daily, 2008-2015 In figura è mostrato il periodo 2008-2015 dove si sono succeduti il Bear Market 2008-2009 oltre ad altre due correzioni nel 2010 e nel 2011. Alle lettere A,…