Il NASDAQ ed in particolare i FAMANG sono stati il propellente del recupero di oltre il 56% dal bottom di Marzo. La benzina però è finita, almeno in questo settore, e l’avvisaglia era già stata annunciata qui. L’analisi comparativa di NASDAQ e S&P500 rende chiaro il concetto (click per ingrandire).
Il Nasdaq è l’unico indice USA ad aver doppiato i massimi di Febbraio (pre-pandemia) ma così facendo ha disegnato una divergenza ATR sul settimanale (il prezzo è superiore a Febbraio ma il canale ATR è inferiore) con la quale dovrà, o sta già facendo, i conti. L’analogia con la bolla del 2000 non mi sembra corretta: allora, bastava aprire un sito web e quotarsi in borsa, oggi sono cresciute, a dismisura, le grosse multinazionali tecnologiche.
I puristi hanno gridato allo scandalo sulla roboante ascesa di Tesla (NASDAQ:TSLA) tirando in ballo la solita bolla. Fra quei puristi ci sono anch’io e dopo essermi scottato le mani con un short intorno a 400 (inserto a sinistra) l’ho messa in attesa di tempi migliori. Chi ha messo i soldi su TSLA, si ritrova con un bel gain su un titolo dove lo stesso CEO ammette avere un prezzo un po’ esagerato. TSLA è un early bird delle future correzioni, oltre che una opportunità short: nei prossimi giorni, chi ha un cospicuo gain in tasca starà ben attento a vendere a ulteriori segnali di cedimento, ma chi è rimasto finora fuori dalla porta approfitterà del pullback per salire. In questo scenario, il prossimo top relativo potrà essere una opportunità short.
Non sembra però essere ancora arrivato il momento di vedere movimenti importanti: le ultime due giornate sono state ribassiste, S&P500 si è fermato sulla EMA21 – un supporto dinamico. Le New Lows (inserto a sinistra) sono rimaste sotto a 500, segnale che non si è formata una offerta importante. Per doppiare i massimi di febbraio sarà essenziale che le New Lows rimangano sotto a quel valore o che lo superino solo per qualche giorno, e che il prezzo si mantenga sopra area 2990-3000 (linea rossa).
Se e quando i massimi verranno doppiati non sarà probabilmente grazie ai FAMANG che hanno tirato il carro finora e sui quali si sta assistendo a una rotazione. Il settore Energy è stato duramente mazzolato negli ultimi semestri e un po’ di carburante per un tratto rialzista potrebbe arrivare proprio da lì. l’ETF XLE riprende l’indice Dow Jones Oil & Gas e comprende i maggiori titoli del settore. Dopo il bottom di Marzo, un rally di reazione ha riportato l’ETF alla Value Zone (compresa tra -1 e +1 ATR) a cui è seguita una nuova breve correzione fermata dalla -1ATR con un falso breakout al ribasso: un segnale bullish. Diversi titoli del settore come Exxon-Mobil (NYSE:XOM), Occidental Petroleum (NYSE:OXY) e Royal Dutch Shell (NYSE:RDS.B) seguono lo stesso andamento. A destra, Chevron (NYSE:CVX) è il titolo più promettente.