Secondo Warren Buffett, due sono le condizioni essenziali per un investimento: deve essere un business semplice da capire ed essere molto probabile che tra qualche decennio esista ancora.
Che l’acqua sia semplice lo testimonia anche il nostro gergo quotidiano, quando definiamo qualcosa che è, appunto, semplice come l’acqua. Sul fatto che non solo fra qualche decennio, ma anche fra mille e almeno fino all’estinzione di ogni forma di vita sulla Terra l’acqua avrà un’importanza fondamentale, anzi vitale, non esistono dubbi. Secondo lo United Nations Risk Office for Disaster Risk Reduction, 2,1 miliardi di persone (quasi 1/3 di tutti noi) non ha accesso all’acqua potabile gestita in modo sicuro e la scarsità d’acqua colpisce quattro persone su dieci. La domanda di acqua cresce al ritmo dell’1% all’anno ed è interessante notare che il 71% del pianeta è coperto da acqua, ma solo lo 0,76% è potabile. Inoltre, la popolazione mondiale continua ad espandersi ed arriverà a circa 8,5 miliardi in dieci anni, così come le necessità industriali e agricole per l’acqua continuano a crescere (Stocks & Commodities V. 38:01 (26–29, 33).
Quando si tratta di investire per il lungo termine, gli ETF vengono sempre in aiuto. Su Borsa Italiana, WAT replica l’indice World Water CW Net Total Return che include le 20 principali capitalizzazioni di borsa operative nel settore mondiale dell’acqua, comprendendo aziende attive nel risanamento idrico, le infrastrutture e il trattamento delle acque. Denominato in EUR. Su WAT è in corso una divergenza ribassista (frecce rosse) che potrebbe offrire nelle prossime settimane un punto d’ingresso a prezzo più basso.
L’impressionante Bull Market sull’acqua è ancora più apprezzabile su tre dei più grossi titoli USA del settore.
Sono tutti e tre titoli da dividendo, anche se con yeld piuttosto basso. American States Water, in particolare, paga e aumenta il suo dividendo da 65 anni, ininterrottamente. Un record che non vantano le più famose blue chips come Coca-Cola, Procter & Gamble e Colgate Palmolive. Le decisioni di investimento e la scelta dei sottostanti, sono ovviamente responsabilità del singolo investitore.