C’è una cosa molto bullish che un Bull Market può fare ed è continuare a salire sfidando la forza di gravità. La potenza di questo mercato è fuori discussione, almeno per noi che non avendo stelle e pianeti come interlocutori privilegiati dobbiamo adattarci a cose molto più terrene e fallibili, come ad esempio la statistica. SentimentTrader, un ottimo sito che fa correlazioni statistiche sul mercato finanziario americano, riporta:
Per la prima volta in diversi mesi, due segnali di avvertimento si sono attivati sul Nasdaq. Questi segnali non si sono presentati anche sul NYSE, ma in passato è bastato anche un solo giorno di attivazione di entrambi i segnali per precedere rendimenti costantemente scarsi per il Nasdaq Composite. Le caratteristiche di base per l’Hindenburg Omen sono che il mercato:
1) deve essere in trend rialzista
2) mostrare un gran numero di titoli che toccano i massimi e i minimi a 52 settimane
3) mostrare un momentum di ampiezza negativamente divergente
La Sindrome Titanic aggiunge che il mercato deve aver toccato un nuovo massimo nelle ultime 7 sessioni, per poi avere più titoli che hanno toccato minimi a 52 settimane rispetto ai massimi. Entrambi i segnali scattano quando nell’indice va apparentemente tutto bene, ma c’è lotta sotto la superficie.
In Borsa, i particolari hanno un’enorme importanza: è necessario cogliere il cambiamento prima che questo si renda evidente: quando è evidente i giochi sono ormai fatti ed è troppo tardi per prendere posizione con le probabilità a favore. La domanda da porsi, in situazioni di mercato certamente ipercomprato come questo, non è se proseguirà imperterrito al rialzo ne quando comincerà la correzione. L’unica domanda che ha senso è: questo mercato ha un risk/reward sufficientemente favorevole? La risposta è un chiaro, indubitabile, no. Comprare in questo mercato è come fare una vacanza in Liguria in Novembre: si troverà una settimana di sole e con clima piacevole? Forse. E’ probabile? No.
Un segnale bearish: la divergenza tra il numero di titoli, progressivamente inferiore, che stanno partecipando al rialzo a partire dall’inizio di Novembre ed il prezzo (frecce rosse), indica un mercato in rarefazione e che sta procedendo per inerzia. Con il close di venerdì, il prezzo ha toccato 3-ATR, un livello difficile da mantenere per un indice.
Un segnale in chiaroscuro: i titoli che fanno nuovi minimi (indice New Low, in rosso) è poco sotto il valore 500 e fino a che questo valore non verrà superato e mantenuto oltre 500, il mercato continuerà a salire. Le frecce rosse lunghe indicano i più recenti ribassi dell’S&P500 accompagnati da rialzi dell’indice New Low. Tuttavia, dato il rialzo in corso, ci si aspetterebbe un valore molto inferiore del New Low. Un segnale coerente e speculare con quanto visto prima: i titoli che partecipano al rialzo sono in diminuzione da tempo, ma sul mercato non è ancora entrata un’offerta sufficiente a saturare le posizioni in acquisto e far scendere il prezzo. Chi sta prendendo profitto, mantiene il New Low elevato ma non abbastanza da scatenare le vendite in massa.
Il Fear-Greed Index calcolato quotidianamente dalla CNN, è qui disegnato sotto all’indice SPX. Un valore sopra a 80 mostra estrema avidità, un sentiment piacevole e come tale duro a morire ma che precede inevitabilmente i tracolli. L’ultima volta che il Fear-Greed index ha superato quota 80 è stato alla fine del 2017, momento nel quale si è interrotta la calma placida ad elevata direzionalità e bassa volatilità che ci ha accompagnato per anni per lasciare il posto ai burrascosi 2018 e 2019. Come si vede nel riquadro, l’indice quota sopra 80 da undici giorni, o 2 settimane di mercati aperti.
Questo è un mercato che si muove verso l’alto, ma per inerzia. Lo dimostra il fatto che la partecipazione dei titoli al rialzo va progressivamente diminuendo. Al momentum di mercato si stanno ammassando gli ultimi arrivati e i principianti, in coda per il biglietto dello spettacolo, ingolositi da denari che arrivano facili. Finirà come al solito: quei denari arriveranno facili – nella tasca di qualcun altro. In queste fasi, i meno esperti si dividono in due categorie. La prima, scalpitante, entra a Novembre comprando uno swing rialzista iniziato ad Agosto. La seconda categoria, legge insospettita le affermazioni di altri trader che vedono il mercato ipercomprato, pretende di sapere l’ingresso short al tick esatto e ogni minuto di ritardo della correzione attesa sente aumentare l’ansia per le ricchezze che si stanno lasciando sul tavolo. Alla fine, entra long ed è quello il momento del market reversal.
Dunque è il momento di entrare short? Non così in fretta, non con un mercato che ha chiuso ai massimi: il trend detta legge, sempre, anche quando sott’acqua sono già visibili segnali importanti di reversal come elencato sopra. Su SPX l’Impulse è verde sul settimanale e sul giornaliero: gli short sono proibiti. Prendere profitto dai long più deboli, prendere parziale profitto dai long già maturi seguendo in trailing con metà o un terzo della posizione e massima cautela nell’apertura di nuovi long sono il mantra delle prossime sessioni.