Nell’analisi del fine settimana del 24 agosto, scrivevo: “Quando la paura aumenta a livelli insostenibili, gli ultimi escono dal mercato cedendo i loro denari al migliore offerente. Comprare alto e vendere basso è l’esercizio che meglio riesce al neofita; comprare basso ciò che il neofita vuole vendere a tutti i costi è l’attività preferita dei professionisti”. Da allora, grazie alle ricoperture veloci di shortisti dell’ultima ora e posizioni long chiuse quando i buoi erano ormai lontani, sono stati fatti 150 punti di indice SPX – oltre il 5% – e ci approssimiamo per un secondo test alla calamita dei 3000 punti. E ora?
L’indice NH-NL, che riporta i titoli con nuovi massimi e nuovi minimi di tutto il listino americano, è in territorio bullish o neutrale su tutti e quattro i timeframe considerati: settimanale mensile, trimestrale, annuale.
La price action di venerdì, una Doji attendista sospesa poco sopra +1ATR, è un segnale di indecisione che ha fatto scaricare un po’ gli indici (frecce rosse). L’indecisione prima o poi finisce e potrà essere che il prezzo, nei prossimi giorni, traccheggi un po’ prima di ripartire: una pausa ai campi base più ad alta quota è obbligatoria per arrivare in cima all’Everest, ma si tratta, appunto, di una pausa prima di salire ancora più su. Propendo quindi per un assestamento del mercato prima dell’attacco finale a 3000 SPX. Bullish.
La volatilità, dopo aver allignato per tutto il mese di Agosto intorno al suo valore medio di 20 (il valore medio di VIX dell’ultimo decennio) e sopra alla ATR mediana, sembra aver trovato finalmente la strada del ribasso. Il VIX a 9 giorni, la scadenza più immediata (linea blu a destra), è tornato al di sotto delle scadenza più lontane, a segnalare che i mercati hanno riacquistato fiducia nel futuro più imminente. Bullish.
Il Bond Oscillator, che insegue il rapporto tra bond (TLT) e azionario (SPY), è a un passo dal riportare l’equilibrio a favore dell’azionario, che viene segnalato dal cross rialzista del valore zero dopo aver superato il valore di -5, considerato estremo. Bullish.
Infine, i titoli del listino americano e quelli del solo S&P500 che si trovano al di sopra della loro media a 50 e 200 periodi sono in netto rialzo dopo aver toccato i rispettivi supporti al 25% dell’intero listino. Bullish.
La borsa è, in generale, controintuitiva. Si vende quando si deve comprare e viceversa, come accaduto ai minimi del 23 agosto. Quindi, ora che è tutto bullish bisogna vendere e andare short? Tutto può essere e certamente entare long ora espone a molti, molti più rischi di un paio di settimane fa. Ma la presenza di un Grande Attrattore a poca distanza dal close di venerdì, consiglia a chi è già a mercato di rimanerci. Rinunciare alla vetta proprio quando la si vede dal proprio campo base, sembrerebbe un po’ una follia.
Alcune posizioni segnalale nelle scorse settimane e mesi sono sempre in portafoglio.
BBBY Si sta avvicinando alle ATR più elevate su daily, ma ha ancora molto spazio su weekly. Ogni pulback sulla ATR mediana è occasione di ricarico. Gain 24%
La divergenza segnalata all’inizio dell’estate su Bayer ha concluso il suo effetto reversal, portando un buon guadagno. Ho mantenuto 1/3 della quota iniziale, ora in lieve loss, per cavalcare il possibile trend al rialzo; anche qui un pullback intorno ad area 63 sarà occasione di ricarico.