DGI

Compounding Effect o sull’Interesse Composto

In qualsiasi tipologia di investimento a lungo termine, dai titoli azionari alle obbligazioni, abbiamo la possibilità di reinvestire le cedole e i dividendi che percepiamo nello stesso investimento.
Quindi se avrò 10.000 euro investiti in un BTP che paga cedola semestrale, potrò decidere se spendere quella cedola o reinvestirla nello stesso BTP incrementandone quindi l’esposizione e, conseguentemente, la resa.

In un portafoglio dividendi creato con le regole della Dividend Growth Investing, il reinvestimento dei dividendi oltre all’aggiunta di nuovo capitale disponibile da altri redditi (lavoro, affitti, altri investimenti, vincite), crea nel tempo una formidabile e sempre crescente leva di interessi. E il bello della cosa è che, con buona approssimazione, è possibile calcolare in che condizioni ci troveremo tra 10, 20, 30 anni.

Un semplice esempio. Supponiamo di disporre di 12 titoli Dividend Aristocrats, ovvero titoli che pagano un dividendo crescente ogni anno da almeno 25 anni. Appartengono a questa categoria titoli come Coca-Cola, Johnson&Johnson, Pepsi, Procter&Gamble, IBM, Microsoft, McDonald. Dai dati storici degli ultimi decenni sappiamo che questi titoli aumentano mediamente ogni anno il loro dividendo del 6%. Ipotizziamo, infine, di investire 1.000 euro al mese su ognuno dei 12 titoli in portafoglio, quindi investiremo 12.000 euro all’anno.
Un semplice calcolo matematico prendendo in considerazione i dati appena citati, dati assolutamente reali ed anzi anche un po’ conservativi, ci dice che tra 10 anni (nel 2024) avremo investito 132.000 euro che avranno una resa del 5.69% che tradotto in denaro sono 7517 euro all’anno.
Non solo una buona integrazione delle proprie entrate ma ottenuta ad un tasso che oggi offrono solo i titoli di stato greci.

Tra 20 anni, la resa del mio investimento sarà del 10.19%, cioè di gran lunga superiore a qualsiasi altro investimento, corrispondente a una resa in denaro pari a 25700 euro all’anno. Uno stipendio italiano medio alto.
Naturalmente alla rendita da dividendi va aggiunto l’aumento del valore dell’azione negli anni che con ogni probabilità nei prossimi decenni sarà aumentata di diverse volte ciò che abbiamo investito.

Chi vuole può divertirsi a calcolare cosa succederebbe dopo 30, 40… infiniti anni.

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